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Rincari nel carrello della spesa. Il Codacons: Situazione grave

Rincari nel carrello della spesa. Il codacons: situazione grave

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Hotel 106 -Sellia Marina Convegno del 9 e 10 settembre 2020

Progetto e-consumatori

Hotel 106 -Sellia Marina Convegno del 9 e 10 settembre 2020

E commerce e Opportunità e Problematiche

Con la partecipazione di :
Avv Maria Stefania Valentini;
Presidente Regionale Codacons Calabria;
Avv.Francesca Paone;
Presidente Regionale  associazione utenti dei servizi radiotelevisivi Calabria;
Dott. Filippo de Lorenzo;
Consulente Codacons  progetto e consumatori “ da Cittadini a Consumatori” .

Con il contributo:
Dott Chiara Fedeli e dott.Giada Cagnoni Consulenti Associazione utenti dei Servizi Radiotelevisivi.
Nel progetto E Consumatori da Cittadini a Consumatori .

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LA TUTELA DEL CONSUMATORE NEL COMMERCIO ELETTRONICO

Progetto e consumatori

LA TUTELA DEL CONSUMATORE NEL COMMERCIO ELETTRONICO

Il consumatore sempre più sta diventando il vero protagonista del commercio elettronico. Il “cyber consumatore” può infatti compiere svariati tipi di transazioni che costituiscono a tutti gli effetti dei “contratti elettronici”. In ogni caso, il consumatore si deve considerare come un soggetto meritevole di tutela giudiziaria, che si rivela essere rafforzata, trattandosi di un “contraente debole”.

A livello di normativa nazionale, il punto di riferimento fondamentale è rappresentato dal Codice del Consumo, di cui al Decreto Legislativo 06/09/2005 n. 206. Il testo è stato recentemente aggiornato con l’entrata in vigore della Direttiva 2011/83 U.E., che lo ha attualizzato con la disciplina dei contratti a distanza, a cui devono essere equiparati i contratti elettronici.

Al consumatore devono essere fornite informazioni precontrattuali, ovvero quegli elementi che gli consentano di decidere se concludere o meno il contratto. Il professionista lo deve prima di tutto nformare sulle caratteristiche principali dei beni e/o servizi offerti.

Inoltre, deve rendere palese la propria identità. Spesso capita di visitare siti web di “ecommerce” di vario genere, in cui non appare chiara l’identità del titolare della pagina web. Il professionista dovrà poi rendere visibile sul sito web l’indirizzo geo-grafico della sua azienda. L’indirizzo della sede legale potrà risultare importante anche per poter procedere ad eventuali reclami, diffide ad adempiere, o qualsivoglia rocedimento stragiudiziale o giudiziale, o semplicemente per poter attivare la procedura di recesso. L’azienda deve poi indicare il prezzo del bene o del servizio e se ciò non fosse possibile deve comunicare le modalità di calcolo. Deve essere fatto comunque riferimento al prezzo totale, comprensivo dei costi di spedizione.

Molto importante è poi l’obbligo di informazione riguardo alle modalità di pagamento e di consegna. Inoltre, l’Azienda deve informare il consumatore sul diritto di recesso. Il consumatore, nel contesto del commercio elettronico, esprime normalmente il proprio consenso attraverso un “pulsante” od altra applicazione che deve presentare la scritta “ordine con obbligo di pagamento” o altra espressione similare (art. 51 Codice del Consumo). Le imprese sono obbligate a rimborsare i consumatori per il prodotto entro 14 giorni dal recesso (art. 52 Codice del Consumo) e il rimborso deve coprire anche le spese di consegna. Le eventuali controversia potranno, poi, essere risolte in via stragiudiziale anche on line attraverso le “conciliazioni on-line” presenti sul sito delle Camere di Commercio. Tale sistema, consente di svolgere sul web l’intera procedura conciliativa, dalla domanda iniziale all’accordo finale, senza ricorrere a documentazione cartacea e nel pieno rispetto delle regole di riservatezza in quanto i moduli sono telematici, gli incontri si svolgono in un luogo riservato, accessibile solo alle parti ed le conciliatore mediante appositi codici e tutte le comunicazioni tra le parti avvengono tramite e-mail.

E-COMMERCE NEL PERIODO EMERGENZA COVID-19: GLI EFFETTI

L’emergenza pandemica sta amplificando, anche in Italia, una serie di cambiamenti nelle modalità di consumo e acquisto e ha favorito una maggiore predisposizione verso il canale online da parte di consumatori e imprese, tanto da lasciare ipotizzare che l’e-Commerce possa agire da traino per sostenere la capacità di resilienza del sistema-Paese e la transizione di imprese e consumatori verso il digitale. La prassi del commercio elettronico, ha avvicinato maggiormente i cittadini all’utilizzo degli strumenti digitali durante il periodo di lockdown. In particolare, si garantisce la continuità nella fornitura e consegna di beni e servizi a cittadini e imprese con il vantaggio di ridurre il contatto fisico per l’acquisto di beni e servizi. Inoltre, si è registrata una accelerazione per la trasformazione digitale degli operatori economici che prima erano prevalentemente offline. 

L’utilizzo di Internet

La pandemia ha costretto la popolazione a vivere in isolamento ed evitare i luoghi affollati, forzandola quindi a imparare a ordinare online, a lavorare in smart working e a dedicarsi ad attività individuali e non collettive. Gli studenti seguono le lezioni tramite Zoom, le palestre offrono servizi virtuali, bar e ristoranti offrono servizi di consegna a domicilio e asporto, i nuovi film vengono lanciati tramite i siti di streaming: praticamente ogni azienda ha dovuto ripensare il proprio modello di business o i propri metodi di lavoro, accelerando così la rivoluzione digitale e online. Queste scelte hanno scarsa utilità per chi non usa Internet, di conseguenza molti di coloro che per età o poca dimestichezza non utilizzano Internet, hanno riscontrato diverse difficoltà. In un simile contesto risulta pertanto ormai necessario un conseguente ampliamento delle infrastrutture. 

La transizione dallo shopping fisico all’e-commerce

La chiusura imposta della maggior parte dei rivenditori e dei ristoranti ha probabilmente ridotto i tempi che l’e-commerce avrebbe impiegato a diffondersi. I cittadini stanno sperimentando la comodità dell’e-commerce per la prima volta, e non sarà l’ultima. Il disagio nei confronti degli assembramenti di persone provocherà ripercussioni sugli esercizi commerciali, privi di vendita on line, con particolare riferimento alle piccole realtà commerciali a vantaggio dei grandi rivenditori online come Amazon. 

Le rivoluzioni dell’automazione e dei pagamenti senza contanti

Uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’e-commerce è il fatto che molte persone siano cresciute in un mondo in cui i pagamenti avvenivano in contanti e in moneta fisica e non si fidano dei metodi di pagamento digitale. Un’alta percentuale della popolazione europea ha un’età relativamente avanzata e questa categoria demografica costituisce la maggior parte di coloro che si sono avvicinati più tardi ai sistemi digitali. Le regole di distanziamento sociale rendono problematico il semplice gesto di consegnare del denaro, per questi motivi, i cittadini hanno superato la resistenza nei confronti dei pagamenti digitali e contactless con conseguente diffusione dell’utilizzo di questi metodi. 

E-COMMERCE: LA TUTELA DEL CONSUMATORE E I POTERI DELL’AGCM

Il progresso tecnologico e l’avvento di Internet, ha contribuito a trasformare   il commercio elettronico da semplice scambio di dati tra imprese, in una vera e propria attività commerciale in cui, i siti web funzionano come negozi virtuali, consentendo un radicale annullamento delle distanze tra azienda e consumatore finale. I benefici che derivano dalla vendita di prodotti online non riguardano solo l’imprenditore ma altresì il consumatore, il quale gode di un duplice risparmio: di tempo e di denaro, attesa l’estrema facilità nel reperire e comparare le offerte presenti sul mercato senza necessità di alcuno spostamento fisico. Infine, tra i principali effetti dell’e-commerce va rinvenuto soprattutto il superamento delle barriere geografiche delle operazioni economiche, con conseguenti effetti sul fenomeno della globalizzazione. L’e-commerce è arrivata, difatti, ad assumere oggi vesti alquanto inedite ed innovative: si parla, così, sia di “m-commerce” (o mobile commerce), il commercio che avviene, come anticipato, mediante l’oramai immancabile smartphone, essendo quest’ultimo nell’era attuale il principale strumento di collegamento con la rete, sia di “F-commerce” (o social commerce), che indica la propagazione del fenomeno nei social network (es. Facebook) tutti terreni fertili per l’interazione sociale, luoghi virtuali ove gli utenti hanno la possibilità di condividere informazioni e opinioni su prodotti, servizi, brand e imprese. La pratica degli acquisti online pone un ulteriore problema meritevole di attenzione: l’incremento del pericolo per il consumatore, come noto parte debole nel rapporto contrattuale, di imbattersi in pratiche commerciali ingannevoli.

Le sanzioni dell’AGCM nell’e-commerce: una casistica

L’AGCM pone molta attenzione al settore dell’e-commerce, in quanto caratterizzato dalla spersonalizzazione del rapporto di acquisto che indebolisce di fatto il consumatore acquirente e lo pone in una posizione di asimmetria informativa rispetto al professionista. L’Autorità ha sanzionato numerose volte imprese operanti nell’e-commerce, che hanno violato le norme previste dal Codice del Consumo in tema di diritto di recesso del consumatore, configurabili quali pratiche commerciali scorrette:

-mancato rimborso del corrispettivo a seguito di recesso;

-mancata messa a disposizione sul sito web di un modulo per l’esercizio del diritto di recesso;

-indicazione di modalità e oneri diversi ed eccessivi rispetto a quelli previsti dal Codice del Consumo per il diritto di recesso (ad es. recesso tramite solo invio di raccomandata, o PEC seguita da raccomandata; necessità di attendere apposite autorizzazioni prima di spedire il prodotto; necessità di apporre codici identificativi sul pacco contenente il prodotto oggetto di recesso; etc.);

-mancata indicazione sul sito web della possibilità di avvalersi di un meccanismo extra-giudiziale di risoluzione delle eventuali controversie insorte;

 fornire ai consumatori informazioni non veritiere, circa la garanzia legale di conformità dei beni venduti.

  1. L’attività dell’AGCM nel periodo pandemico

Dalla seconda metà di febbraio, infatti, l’AGCM ha riposto particolare attenzione nelle pratiche commerciali online associate al Coronavirus ed ha avuto modo di intervenire più volte nei confronti di marketplace e portali di e-commerce.

Nell’esercizio delle proprie competenze in materia di tutela del consumatore, l’Autorità ha agito tempestivamente avviando numerosi procedimenti per contrastare le pratiche commerciali scorrette tese a fare leva sull’emergenza sanitaria, concentrandosi in particolare sulle vendite online di prodotti rilevanti nell’ambito della pandemia di Covid-19. L’Autorità adottato diverse misure, tra cui:

  • la sospensione della vendita online non autorizzata di prodotti farmaceutici, spesso abbinata alla pubblicizzazione ingannevole delle proprietà preventive e/o curative degli stessi;
  • la richiesta ai gestori dei principali motori di ricerca e browser di attivarsi contro la vendita online non autorizzata di farmaci per il Covid-19, tramite la trasmissione della lista degli URL delle farmacie non autorizzate individuate dalla Guardia di Finanza e la richiesta di rimozione dai risultati di ricerca;
  • l’avvio di indagini nei confronti delle piattaforme di commercio online relative all’utilizzo di claim ingannevoli sull’efficacia di alcuni prodotti igienico-sanitari e all’ingiustificato e consistente aumento dei prezzi degli stessi;
  • l’avvio di verifiche su potenziali abusi nella prestazione dei servizi il cui utilizzo è aumentato durante la crisi quali, ad esempio, le donazioni online, l’assistenza legale per le azioni di risarcimento dei danni alla salute e i test per gli anticorpi al Covid-19.

Numerose istruttorie dell’AGCM hanno riguardato casi di vendite online da parte di imprese che non avevano la disponibilità dei prodotti al momento della transazione, non li hanno ordinati e spediti in termini ragionevoli e hanno imposto ai consumatori procedure onerose e complesse per il rimborso del prezzo. Si tratta di pratiche commerciali gravemente scorrette (aggressive), in quanto i consumatori basano la loro scelta commerciale, oltre che sul prezzo, anche sulla presentazione del prodotto prescelto come disponibile e, pertanto, consegnabile attraverso la semplice spedizione. Le modalità informative presenti sul sito web in merito all’immediata disponibilità dei prodotti offerti online risultano idonee ad indurre in errore i consumatori, spingendoli ad assumere una decisione commerciale che non avrebbero altrimenti preso. In particolare, l’intervento dell’Autorità si è reso necessario a seguito delle numerose segnalazioni pervenutele da parte di consumatori e associazioni, quali il CODACONS i quali lamentavano, da un lato, la presenza di claim, relativi all’asserita efficacia di alcuni prodotti (igienizzanti per le mani e mascherine monouso) in termini di protezione e/o di contrasto nei confronti del Coronavirus e, dall’altro, l’ingiustificato e consistente aumento dei prezzi dei medesimi.  A seguito di ciò, l’AGCM ha provveduto a disporre l’oscuramento di alcuni siti web e la sospensione di attività di promozione pubblicitaria e commercializzazione di alcuni prodotti, al fine di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità.

Approfondimento curato da Codacons Calabria con la collaborazione del Dott. Filippo de Lorenzo, consulente del progetto E Consumatori.

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E COMMERCE DURANTE LA PANDEMIA DI CORONAVIRUS ( Covid 19)

30 luglio 2020

E COMMERCE DURANTE LA PANDEMIA DI CORONAVIRUS ( Covid 19)

Il COVID-19 ha messo in moto un cambiamento destinato a durare per sempre nell’e-Commerce; cambiano le abitudini di acquisto dei consumatori .
Ma da una crisi è nata un’opportunità: stiamo assistendo ad un aumento significativo delle vendite online.

Accanto a tutto ciò di negativo che il Coronavirus ha portato con sé, bisogna notare quanto segue:
L’e-Commerce ha riscontrato un aumento significativo delle vendite. Parliamo dell’81% in più rispetto al 2019.

Già negli ultimi anni avevamo assistito ad una crescita costante del commercio elettronico in Italia, con i negozi chiusi e l’impossibilità di uscire di casa, gli italiani sono stati “costretti” ad affidarsi allo shopping online per rispondere alle loro esigenze.

Anche chi non aveva mai acquistato online ora lo sta facendo: ben l’85% di coloro che hanno fatto acquisti in marzo e aprile erano consumatori che non avevano mai fatto acquisti online in vita loro ancora oggi la tendenza è in crescita.

Ma vediamo come sono cambiate le abitudini di acquisto degli italiani.
Il commercio (online e offline) è indubbiamente cambiato, per consumatori e venditori.
Le prime previsioni non lasciano dubbi: le nuove abitudini di acquisto degli italiani rimarranno anche quanto la tanto attesa normalità arriverà.
 

Inoltre I consumatori si affidano sempre di più alle recensioni online

Il bisogno di social proof non è nulla di nuovo, si è soltanto intensificato: oltre il 34% degli italiani controlla più spesso le recensioni dei prodotti prima di effettuare un acquisto.
Questa crescente necessità di informazioni è una forma di tutela personale, nata durante l’epidemia. Vi è infatti una paura di siti falsi e truffe, in aumento da quando lo shopping online è divenuto l’unica possibilità di acquisto degli italiani.
Ne è la prova eBay, che già durante la prima fase della pandemia di aver rimosso annunci per la vendita di mascherine e presidi chirurgici al fine di evitare speculazioni e manovre scorrette da parte di alcuni venditori. Anche Amazon ha eliminato 1 milione di annunci di articoli apparentemente utili a proteggersi dal Coronavirus e a prezzi maggiorati.
Ecco perché è importante per i proprietari di e-Commerce integrare le recensioni dei prodotti .
Ma vediamo cosa acquistano i consumatori:
Gli articoli di elettronica e di informatica sono i prodotti più venduti, principalmente perché le persone hanno più tempo libero ma anche per le attrezzature necessarie allo smart working. Sono stati registrati i seguenti aumenti rispetto al 2019:
  • webcam +96053,4%
  • altoparlanti +1137,8%
  • mouse +187,7%
  • tastiere +183,6%
  • ebook-reader +164,6%
In base ai dati raccolti da Idealo, al secondo posto troviamo (home) fitness, tra cui:
  • tapis roulant +10685,6%
  • pesi +6280,7%
  • cyclette +2095,2%
  • yoga & pilates +1630%
Vedono un rialzo anche i settori di capi di abbigliamento (immediatamente dopo il lock-down aveva visto un calo delle vendite) e quello dei profumi e cosmetici (i consumatori si sono accorti che non volevano rinunciare ad avere un bell’aspetto anche da casa).
Contemporaneamente sono aumentati i settori che vendono prodotti che potrebbero essere definiti come “ammazza noia”, quali il bricolage, i giocattoli, il giardinaggio e il tempo libero.
Infine, importante da accennare è il fatto che già si nota un ritorno allo shopping su desktop, con conseguente calo nel mobile.

Come acquistano i consumatori: il ritorno del clicca e ritira

Il clicca e ritira, anche chiamato click&collect, è una modalità di consegna, nella quale i clienti ordinano un prodotto su internet e lo ritirano personalmente nel punto di vendita fisico.
La modalità di consegna click&collect vede un ritorno di popolarità più o meno forzata, ma non priva di vantaggi ai tempi del Coronavirus, per clienti e per e-Commerce (ad esempio il risparmio di costi di spedizione e tempi di consegna minori).
Specialmente in questo periodo, gli e-Commerce devono fra fronte ad un numero di ordini decisamente maggiore del normale, il che significa spesso ritardi nelle consegne. Il click&collect permette di risparmiare tempo, costi ed eventuali recensioni negative dovute a ritardi nella consegna.

Le aziende puntano sull'e-Commerce (o dovrebbero)

Non possiamo ancora sapere quando potremo ritornare alla normalità. Ecco perché è necessario ripensare al sistema di vendita che avevamo avuto fino agli inizi del 2020.
In definitiva,la chiave per fare sopravvivere la propria attività è quella di spostarsi online e di cogliere le opportunità che questo canale offre.
Molti lo hanno già fatto o lo stanno prendendo seriamente in considerazione, come mostrano le ricerche in Google Trends.
 
Gran parte di questi nuovi negozi online sono stati creati da negozianti che finora avevano solamente un negozio offline.
eBay, ad esempio, ha registrato nuovi venditori che arrivano sopratutto dalla Lombardia: Milano, Brescia, Bergamo e province, ovvero alcuni dei luoghi più colpiti dal virus.

Questo perché, date la situazione attuale in Italia, fare affidamento esclusivamente sul punto di vendita fisico è molto rischioso.
Ciò non significa necessariamente chiudere il negozio fisico ma affiancare ,cioè avere anche un sito e-Commerce accanto al negozio tradizionale.

PER CONCLUDERE

Il COVID-19 ha rappresentato e rappresenta tutt’ora una vera e propria opportunità per le aziende per avvicinarsi all’e-Commerce, mantenendo così viva la propria attività tramite il canale online. Il Coronavirus è stato un motore dell’evoluzione, nella quale la tecnologia ci ha permesso di contrastare questa situazione e di ripartire. Per sopravvivere, le aziende italiane devono cogliere quest’opportunità.

Approfondimento curato da Codacons Calabria con la collaborazione del Dott. Filippo de Lorenzo, consulente del progetto E Consumatori.

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Come evitare le frodi:

30 luglio 2020

Ecommerce Come evitare le frodi: Quali sono le truffe più frequenti?

Uno studio accurato sul web, ha confermato un aumento di quasi il 30% delle truffe online. Ciò secondo quanto rilevato da uno studio annuale di LexisNexis Risk Solutions. Il fenomeno ha avuto un maggiore impatto in considerazione della clamorosa crescita dell’e-commerce durante il lockdown.
Infatti, e’ importante sottolineare che con l’emergenza sanitaria Covid e’ stato rilevato un aumento di  due milioni di nuovi consumatori online e che il settore, secondo le previsioni, crescerà fino al 55% nel corso del 2020.

Ma quali sono le frodi più ricorrenti nel commercio elettronico?

Le frodi operano su due fronti diversi.  Da una parte i truffatori prendono di mira i commercianti ,dall’altra i clienti. Spesso per un commerciante online dare poca importanza alla sicurezza del proprio sito è come lasciare la porta aperta ai truffatori, cosa che può determinare la fine di qualsiasi negozio online.

Per fortuna, anche la prevenzione delle frodi nel commercio elettronico sta migliorando grazie a metodi altrettanto sofisticati. Secondo le innumerevoli segnalazioni raccolte dalla nostra associazione ecco le più ricorrenti.

1. Furto d’Identità

Se l’utente inserisce i propri dati sensibili o i dati della propria carta di credito o perde le informazioni del proprio account a causa di un’email di phishing, il truffatore prende quelle informazioni e le utilizza per fare acquisti.

Per quanto strano possa sembrare, il rivenditore è spesso quello più danneggiato dal furto di identità: una società di carte di credito di solito avvia la tutela per conto della vittima, ma senza l’obbligo di restituire la merce. Anche se il rivenditore riesce a recuperare i prodotti, questi non saranno più nuovi. L’unico modo che un rivenditore ha per sfuggire al furto di identità è utilizzare strumenti preventivi, che garantiscano la sicurezza del proprio sito.

2 Phishing dell’Account Email

Chiunque di noi ha aperto un’email da uno sconosciuto che chiede di inviare informazioni sensibili sul proprio account.
I casi più subdoli riguardano finti negozi di ecommerce che in realtà nascondono truffe.
Il finto negozio inviera’ email camuffate da conferme d’ordine/consegna, con lo scopo di estrarre i dati sensibili del conto o di portare le vittime su un sito fraudolento.
Nei migliori dei casi, queste truffe ridirigono a una pagina pubblicitaria . Altre volte i link nelle email di phishing portano a siti con virus.

3. Pagejacking,

Si tratta del cd “furto” della pagina del sito
Esempio :

Siete su un sito che avete già usato centinaia di volte, ma questa volta, qualcosa sembra diversa…

Potrebbe essere dovuto al fatto che questa pagina del sito sia stata rubata. Si chiama pagejacking ed è la tecnica con la quale gli hacker creano una pagina web fraudolenta che imita un sito esistente.

Il pagejacking è anche comunemente associato al “mousetrapping”, in cui una pagina impedisce agli utenti di uscire, ad esempio, aprendo una nuova finestra ogni volta che l’utente cerca di chiudere il browser bombardando l’utente con continui pop-up.

4.Truffa della Triangolazione

Funziona così:

  • Il truffatore crea una finta inserzione per un prodotto reale con un significativo aumento di prezzo. Un cliente “acquista” il prodotto dalla finta inserzione, fornendo al truffatore tutti i suoi dati personali.
  • Il truffatore prende i dati del cliente e compra lo stesso articolo ma in un sito diverso e a un prezzo inferiore.
  • L’articolo viene spedito al cliente.
  • Il cliente riceve l’articolo che ha acquistato, senza rendersi conto di averlo pagato in eccesso.
  • Il truffatore si tiene il margine di guadagno.

Una delle parti più subdole di questa truffa è che le vittime non sanno necessariamente di essere state truffate.

Inoltre, i truffatori che si dedicano a triangolazioni di successo accumulano anche una quantità ingente dati di conto e numeri di carte di credito.

Ciò significa che i dati di una vittima di una frode di triangolazione potrebbero essere riutilizzati nuovamente in una truffa futura anche mesi o anni dopo il primo episodio.

5. La Truffa del Chargeback

Nel chargeback il truffatore acquista la merce e dopo la spedizione annulla il pagamento. La merce arriva , i soldi no!

Un’altra ipotesi è quella di sostenere che la consegna non è mai arrivata e quindi il truffatore riceve gratuitamente un duplicato dell’ordine. Anche se la truffa viene colta in tempo, anche nelle situazioni migliori, il commerciante deve comunque indagare sulle false affermazioni.

I commercianti devono saper differenziare le “frodi amichevoli” da quelle di chargeback.

La frode cd “ amichevole “

La frode amichevole si verifica quando un cliente legittimo causa accidentalmente una frode di chargeback, come la mancata consegna di un pacco o l’inserimento di dati di pagamento errati. I commercianti non possono sapere in anticipo se un chargeback nasconde una frode o è stato solo un incidente, e potrebbero offendere un cliente ben intenzionato accusandolo di frode.

I marchi di ecommerce più importanti hanno spesso a che fare con frodi amichevoli, per esempio quando i clienti sostengono di non sapere che gli addebiti sono ricorrenti. È sempre consigliato che chi si occupa di prodotti e servizi in abbonamento renda chiare ed evidenti le spese prima che i clienti si iscrivano al servizio.

6. Truffa di Affiliazione

La frode di affiliazione si riferisce ai truffatori che manipolano o abusano dei link di affiliazione per ottenere un guadagno maggiore.

Ad esempio se un affiliato viene pagato per ogni visitatore che invia su un sito, un truffatore può far sembrare che abbia inviato più visitatori di quanti ne abbia effettivamente inviati, guadagnando un’entrata maggiore.

Le frodi di affiliazione spesso comportano l’hacking dei sistemi automatizzati, ma in alcuni casi il tutto può svolgersi in modo piuttosto semplice, per esempio usando dei profili falsi.

7. Frode sull’Identità dei Fornitori

Infine, un altro schema di frode che ricade sui commercianti: il truffatore si spaccia per produttore, fornitore all’ingrosso o altro business, promettendo un servizio che non intende mai fornire. I negozi online si registrano, consegnano un po’ di soldi, ma poi il fornitore sparisce.

PER CONCLUDERE

Occorre, prima di iniziare qualsiasi tipo di transazione, fare ricerche approfondite sulle persone e sulle società a cui ci si rivolge.
In definitiva occorre curare la sicurezza , ciò vale sia per i consumatori ma anche per i venditori per fermare il raggiro prima che inizi, e per fare ciò bisogna riconoscere i segnali di allarme con sufficiente anticipo ed evitarli.

Approfondimento curato da Codacons Calabria con la collaborazione del Dott. Filippo de Lorenzo, consulente del progetto E Consumatori.

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Progetti

Progetto Pandora

PROGETTO Integrity Against Match-fixing – IAM

1 Aprile 2020

The project Integrity Against Match-fixing – IAM aims to fight match-fixing through education for young athletes aged 14-16 years old.

The core idea of our project is to fight this international contemporary threat facing sport through education among young athletes in order to preserve transparency, fair-play and respect for others at the earliest level of sport activity. The challenges posed by the manipulation of matches need today a strong cooperation at European and international level in order to protect the future of sport as well as its ethics and integrity.

The match-fixing at the EU level is considered one of the most dangerous threats to sports. Indeed, in 2018 the observer ESSA reported 267 match fixing alerts to sport and regulatory authorities. Among these suspicious alerts of 2018, 148 concerned Europe, 7 more than in the previous year. Europe still has its primary position of sporting manipulation and therefore there is still much to be done to achieve the goals.

As a tool of fairness promotion, art. 165 TFEU recognizes the relevance of promoting cooperation between Member States and international sport organizations, which is also a central purpose of IAM.

The project’s priority is to promote integrity in grassroots sport among U-14 and U-16 players through the transnational collaboration of a European network involved in three main sectors: education, sport and supporter protection. IAM solid consortium will involve six partners from five different countries (Italy, Bulgaria, Greece, Slovenia, Turkey), combining their perspectives, expertise and social context in a successful project.

The core activities of the project will be:

1. Desk research concerning the current situation, knowledge and understanding about match-fixing at international level.

2. Field research with a focus on the target groups in each partner country.

3. Implementation of interactive workshops for young athletes, explaining them the importance of fair-play on and off the field.

 

INTELLECTUAL OUTPUTS

EVENTS

CONTACTS

 

 

PARTNERS

Codacons

Www.codacons.it

Istituto Europeo per lo Sviluppo Socio Economico – ISES (ITALY)

Www.associazioneises.org

Bulgarian Sports Development Association – BSDA (BULGARIA)

Www.bulsport.bg

CRE.THI.DEV (GREECE)

Www.crethidev.gr

NK INTERBLOCK (SLOVENIA)

Http://nkinterblock.com/

TOSF (TURKEY)

Www.tosf.gov.tr

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Progetti

Progetto Pandora

PROGETTO PANDORA

7 Aprile 2020

Il progetto “Pandora” è realizzato dall’Associazione Codacons nell’ambito delle politiche di assistenza dei soggetti stranieri presenti sul territorio italiano.

Lo scopo del progetto è quello di attuare interventi concreti rivolti ai soggetti stranieri collocati in Italia (che attualmente sono circa settantottomila) in un’ottica di maggiore efficacia del sistema dell’accoglienza.

Il progetto  rientra nell’ambito del dettato dell’art. 2, co. 4 del D.P.R. 10 marzo 1998, n. 76, non è stato inserito nella programmazione ordinaria e dunque risponde al requisito della straordinarietà secondo le indicazioni fornite nel medesimo D.P.R. .

IL PROGETTO – DESCRIZIONE

Il sistema di seconda accoglienza in Italia non sempre riesce a dare risposte adeguate alle esigenze di integrazione dei rifugiati che si trovano a vivere in condizioni di grave disagio e privazione, pur avendo ottenuto formalmente protezione.

L’obiettivo principale del progetto è dunque quello di facilitare il processo di indipendenza dei cittadini stranieri in Italia riducendo i tempi di permanenza nelle strutture di accoglienza e favorendo la loro integrazione nella città ospitante mirando, in definitiva, a integrare la dimensione economica con quella sociale (salute, istruzione, rapporti personali).

Il progetto si sviluppa attraverso le seguenti attività:

– Accompagnamento sociale con l’utilizzo di assistenti sociali e mediatori culturali;

– Contact e Call center informativi ed assistenza telefonica;

– Assistenza legale;

– Politiche attive di inserimento lavorativo;

– Assistenza per l’ottenimento di alloggio;

– Sostegno all’auto imprenditorialità;

– Percorso formativo

Attraverso un team di avvocati, psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali l’Associazione fornisce supporto, attraverso le proprie strutture, dislocate in tutta Italia ed in particolare nelle sedi delle Regioni Lazio, Lombardia, Emilia Romagna e Puglia, a tutti i cittadini stranieri che necessitano di un aiuto concreto sulle problematiche di natura legale, amministrativa  oltre che quelle più specificatamente psico-socio- antropologiche e di integrazione del migrante.

CALL CENTER INFORMATIVO (per informazioni sul progetto, appuntamenti presso le sedi locali e prima assistenza)

È possibile contattare il n. 06/62284092 attivo nei seguenti giorni ed orari:
• LUNEDI, MERCOLEDI’ E VENERDI DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 13.00
• MARTEDI E GIOVEDI DALLE 14 ALLE 17

SPORTELLI SUL TERRITORIO E CONTATTI UTILI

Orario degli sportelli:

– Roma: dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 16.00 il venerdì dalle 10 alle 13

– Milano: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00

–  Reggio Emilia-Modena: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19:00

– Bari: il mercoledì – venerdì e sabato dalle ore 10:00 alle 15:00

Indirizzo mail dedicato:

Rifugiati@codacons.org

Progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il coordinamento amministrativo – fondi quota otto per mille Irpef

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Sportello fisco e tributi

20 ottobre 2020

SPORTELLO FISCO E TRIBUTI: CONSULENZA FISCALE E TRIBUTARIA PER TE!

In sempre più sedi d’Italia il Codacons offre ai propri associati un servizio di consulenza in materia fiscale e tributaria, sin dal sorgere del debito tributario e sin dal primo contatto con  gli uffici finanziari (agenzia delle entrate, guardia di finanza dogane, enti locali, agente della riscossione).

Se ricevi:

  • un atto in materia di imposizione fiscale riguardante l’iva, le imposte dirette, irap, le imposte ipotecarie, catastali e di successione l’imposta di bollo o di registro, il contributo unificato, la tarsu e tutte le altre imposte comunali e regionali oppure
  • se hai un problema di sovraindebitamento,
  • esterovestizione o
  • qualsiasi altro problema con il fisco puoi rivolgerti allo sportello fisco e tributi del Codacons.

Se ti sono stati notificati:

  • processi verbali di constatazione,
  • avvisi di accertamento analitico o induttivo,
  • avvisi di liquidazione,
  • inviti al pagamento,
  • atti dell’agenzia delle entrate di nuovo classamento catastale,
  • cartelle di pagamento,
  • iscrizioni ipotecarie e/o comunicazioni di iscrizioni ipotecarie,
  • preavvisi di fermo amministrativo o comunicazione di iscrizione di fermi amministrativi,
  • pignoramenti dei crediti verso terzi,
  • o altri atti emessi da qualsiasi ente impositore o agente della riscossione
  • oppure vuoi conoscere la tua posizione tributaria,

Agisci tempestivamente al fine di tutelare i tuoi diritti

Richiedi una consulenza presso lo sportello Fisco e Tributi del Codacons e  verrai seguito sin dal sorgere del debito tributario.

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Rincari del mercato dell’energia

25 giugno 2020

Proteggiti contro i rincari del mercato dell’energia

Trasparenza – Convenienza – Protezione

Con il Codacons puoi risparmiare sulla bolletta energetica!

Se aderisci al  Gruppo d’Acquisto Sostenibilità, accreditato presso l’ARERA, l’Autorità dell’energia, potrai sottoscrivere un’offerta a un  prezzo trasparente.

Il prezzo di energia e gas è sempre conveniente perchè costruito sul prezzo del mercato a maggior tutela stabilito dall’ARERA scontato  fino al 25% in base al tipo di adesione scelta.

Se selezioni l’opzione verde, poi, il 100% dell’energia elettrica che consumi proviene da fonti rinnovabili.

Per avere informazioni e sottoscrivere l’offerta puoi visitare la pagina del Gruppo d’Acquisto Sostenibilità

http://gruppodacs.greennetworkenergy.it/

Perchè dovrei registrarmi ?

  • Risparmi facilmente sulla tua bolletta di luce e gas
  • Hai un prezzo scontato fino al 25% in base al tipo di adesione scelta
  • Ti avvali di condizioni contrattuali vagliate dai nostri esperti

Non solo  convenienza ma tanti  servizi esclusivi per te!

Puoi sottoscrivere il contratto on line o tramite il servizio assistenza dedicato. Se decidi di ricevere la fattura per e-mail e pagare tramite SDD (Domiciliazione Bancaria) il risparmio aumenta. In più:

– Call Center in ITALIA riservato al Gruppo d’Acquisto

– Monitoraggio dei consumi nell’Accesso Area Clienti GRATUITO

– Bolletta 2.0 per una consultazione immediatamente comprensibile

– NESSUN deposito Cauzionale

– NESSUN onere amministrativo

– NESSUN costo di Attivazione

– NESSUN penale in caso di recesso dal contratto

– NESSUN obbligo di permanenza in fornitura

Hai bisogno di assistenza?

 

Se hai bisogno di aiuto o hai domande inerenti il Gruppo d’Acquisto Sostenibilità o l’offerta di Green Network Energy puoi contattare il servizio clienti dedicato al numero  800.595.497 (gratuito da rete fissa) o allo  06.96701254 (a pagamento da rete mobile).

Per info o per aderire: http://gruppodacs.greennetworkenergy.it/.